Giornale di Ragusa online del 14 Luglio 2010

Ragusa – Presentata ufficialmente questa mattina a Ragusa la “Fondazione Cesare e Doris Zipelli” istituita dalla Banca agricola popolare di Ragusa. Cesare Zipelli, scomparso a Ragusa Ibla il 13 giugno del 2009 all’età di 90 anni è stata una figura prestiosa di studioso, ricercatore e collezionista. La fondazione voluta dallo stesso ing Zipelli con volontà testamentaria accoglie la donazione più copicua della cartografia che l’illustre personaggio aveva collezionato nel corso della sua vita.
 
Tra i il patrimonio che è stato ceduto oltre alle carte geografiche e stampe della sicilia ed altre opere d’arte acnhe una serie di altri reperti che i parenti dello scomparso stanno ancora catalogando che sicuramente confluiranno presto nel fondazione. Questa mattina nella sala Consiglio della Banca Agricola popolare di Ragusa il presidente della Fondazionme Carmelo Arezzo ha illustrato i progetti che intende scolgere la fondazione ricondando nel contempo la figura di Cesare Zipelli e della moglie Doris ed il grande affetto che Zipelli ha avuto per Ragusa e per la provincia tutta. Dapprima da dirigente d’azienda e poi via via da storico, amministratore della cosa pubblica ( fu assessore provinciale e presidente del consorzio Asi). Un uomo insomma che non ha mai smesso di amare questa terra, il suo territorio, le sue bellezze, il suo patrimonio di cultura.

“Gli obiettivi della fondazione – ha detto Carmelo Arezzo – sono proprio quelli di continuare a valorizzare il patrimonio donato dall’ing Zipelli(nella foto accanto) e contribuire a fare crescere il terriorio con iniziative in ambito culturale e artistico. Insomma – ha concluso Carmelo Arezzo – una fondazione viva”. In questa azione Carmelo Arezzo sarà coadiuvato dal dr. Bruno Canzonieri componente del consiglio della Banca Agricola Popolare di Ragusa e dall’ing. Sergio Impellizieri, nipote dell’ing Zipelli in rappresentanza della famiglia.

La fondazione vigilerà in modo particolare sugli altri beni che l’ing Zipelli ha donato ad altre istituzioni perchè il grande patrimonio venga vieppiù conservato e valorizzato nell’interesse di studiosi, visitatori e ricercatori.

La Banca agricola Popolare si è fatta carico di integrare il patrimonio della fondazione con una significativa risorsa economica.

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