Comunicato stampa

Grande successo per la mostra “sicilia antiqua”: studenti, turisti e semplici cittadini alla BAPR per “invito a palazzo”

Un monitor touchscreen per sfogliare virtualmente i documenti piu’ antichi e preziosi custoditi all’interno delle teche.

RAGUSA – Centinaia di visitatori tra studenti, turistici, ricercatori, appassionati ma anche semplici cittadini per la seconda edizione della mostra-evento “Sicilia Antiqua” in programma solo per oggi alla Banca Agricola Popolare di Ragusa. Con questa iniziativa, inaugurata stamani dal presidente Giovanni Cartia, l’istituto di credito ha aderito alla manifestazione nazionale “Invito a palazzo”, giunta all’undicesima edizione e organizzata dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Bellissime le carte geografiche e le ricercatissime mappe esposte, realizzate tra il ‘500 e l’800, che fanno capo alla Fondazione Cesare e Doris Zipelli.

Anche quest’anno è stato ricreato un percorso diviso in più sezioni per far scoprire le mappe più antiche, le carte geografiche che evidenziano la simbolica divisione dell’isola nei tre valli (Val Demone, Val di Mazara e Val di Noto) fino ad arrivare ad alcune raffigurazioni paesaggistiche dei famosi viaggiatori del Gran Tour. A suscitare la curiosità e l’interesse collettivo sono stati due inediti inserti culturali di grande rilievo.

E’ stato infatti presentato ed esposto per la prima volta l’antico atlante del Montecaliero (Chorographica descriptio provinciarum et conventuum FF Min. S. Francisci capucinorum – Milano 1712 ) nelle cui tavole è raffigurata la distribuzione dei monasteri e dei conventi, delle abbazie, degli arcivescovadi e dei collegi. Una vera e propria mappa descrittiva che indica anche il numero di sacerdoti e clerici e offre altre dettagliate informazioni sulla presenza dei Frati Minori Cappuccini su tutto il territorio nazionale, seguendo la distribuzione medioevale delle province e non la moderna divisione in diocesi.

L’atlante, antichissimo, contenuto in una teca, è stato riprodotto virtualmente attraverso un sofisticato software che consente la fruizione elettronica mediante un monitor touchscreen. Un’innovazione che è molto piaciuta ai tantissimi studenti provenienti dal liceo classico, dal liceo scientifico e dall’istituto statale per ragionieri. Hanno sfogliato elettronicamente le pagine dell’antico atlante, già disponibile su internet sul sito della Fondazione. L’altra importante novità della mostra era costituita da un primo nucleo di tavole provenienti dalla monumentale opera di Jean-Claude Richard de Saint-Non.

Queste tavole raffigurano minuziosamente la monetazione delle antiche città siciliane che in epoca greca e romana battevano moneta. Incredibile la perfetta riproposizione dei vari simboli presenti sulle antiche monete, tra queste anche quelle che circolavano a Camarina. “E’ molto importante far conoscere ai nostri giovani il passato e la storia della Sicilia – ha spiegato il presidente Bapr, Cartia – E’ possibile attingere a queste preziose carte per conoscere il passato e proiettarsi con speranza verso il futuro, grazie ad una maggiore conoscenza acquisita. Questo è il nostro obiettivo e il nostro augurio per le tante scolaresche che sono venute a trovarci”. Anche il direttore generale della Bapr, il dott. Salvatore Inghilterra, ha preso parte al momento inaugurale di stamani alla presenza del prefetto Giovanna Cagliostro.

“Con questa mostra abbiamo proposto documenti di grande rilievo implementati dalla presenza dell’atlante e delle tavole raffiguranti le antiche monete, quando le polis erano città-Stato e potevano battere le proprie monete – spiega Inghilterra – Siamo molto soddisfatti perché si è data risposta all’esigenza della Fondazione, con la cui collaborazione è stata organizzata la mostra, di far fruire il più possibile il patrimonio documentale a disposizione, offrendo un contributo fattivo nella crescita e nell’evoluzione socio culturale della nostra realtà. Cercheremo presto di dare stabilità e continuità a questa importante esposizione indirizzandoci così ad un pubblico sempre più vasto e interessato”.

La Fondazione Cesare e Doris Zipelli, presieduta dal dott. Carmelo Arezzo e fondata dalla Bapr, ha raccolto i lasciti ereditari dell’ing. Zipelli, profondo cultore della storia siciliana e collezionista, con l’obiettivo di valorizzare questi preziosi documenti. “Stiamo già lavorando per un’esposizione stabile, pur se in una sede temporanea, di queste ed altre collezioni appartenenti al fondo in possesso della Fondazione – spiega Arezzo – Vogliamo celebrare degnamente la memoria di Zipelli ma vogliamo anche far fruire il più possibile questo prezioso patrimonio, sia perché potrà rappresentare un’ulteriore occasione turistica per la nostra realtà locale e sia perché possiamo immaginare di suscitare l’interesse di ricercatori e studiosi, anche stranieri, che potranno analizzare i vari dettagli contenuti nelle carte e nelle mappe, mettendo a confronto le varie evoluzioni nel corso dei secoli.

L’obiettivo è quello della crescita culturale del territorio”. L’esposizione è stata arricchita da un video esplicativo con le principali immagini e notizie storiche ricavate dal corpo documentale. Tra i visitatori anche una coppia di svedesi appassionati di carte e mappe antiche. Hanno appreso della mostra già lo scorso anno e quest’anno non si sono fatti scappare l’occasione.


La segreteria

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Author: ergacom

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